“se la musica è l’alimento dell’amore, seguitate a suonare, datemene senza risparmio, così che, ormai sazio, il mio appetito se ne ammali, e muoia”. (Shakespeare)
“da molti anni sognavo di poter ascoltare – in uno scenario naturale ed eseguito dal vivo – il Largo di Dvorak “Dal Nuovo Mondo” … Magia pura. Grazie Sorasengi per la fantastica emozione.
Il commento di Roberto, che potete leggere anche sul sito, sintetizza il grande valore della giornata e gratifica l’Associazione “Sorasengi” per tutto il lavoro fatto per preparare il concerto.
E’ stato difficile, molto, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. E, come ha detto qualcuno, siamo riusciti a sorprendere anche noi stessi.
Al solito, il primo merito va al tempo: una giornata adatta a tutte le nostre esigenze, con nuvole, aria e sole ben bilanciati per farci gustare il concerto.
E a mezzogiorno, la magia della musica e la magia del luogo, unite, ci hanno travolto. Emozioni a non finire con due aquile che sorvolavano il teatro di Sorasengi mentre si levavano le note dell’adagio della sinfonia di Dvorak.
L’Associazione Culturale “Sorasengi” ha celebrato il suo annuale concerto nel migliore dei modi: dopo i due sonetti di Shakespeare recitati in inglese da Jeoff e in italiano da Andrea Battistoni a ricordo del 450° dalla nascita del drammaturgo, l’Orchestra da Camera di Verona e il maestro Battistoni ci hanno fatto assaporare in tutta la loro grandezza sia il Beethoven di Egmond ma soprattutto il Dvorak della sinfonia “Dal Nuovo Mondo”.
I lunghi applausi alla fine di ogni tempo (preventivamente autorizzati dal Maestro) e alla fine della sinfonia hanno espresso solo in parte il ringraziamento degli spettatori per le grandi emozioni trasmesse.
E’ difficile descrivere e comunicare queste emozioni, si può solo viverle. Chi c’era lo sa. Tutto contribuisce a rendere quest’esperienza unica e grande: la natura del luogo, le grandi querce, le casette sparse ai loro piedi, l’acustica perfetta, decine di grandi professionisti che ce la mettono tutta, perfino la brezza che fa respirare lentamente la superficie dell’ombreggiante accompagnando la musica.
E tutto ci fa sognare e ci fa dimenticare per un po’ i problemi di ogni giorno.
Solo così si spiega il silenzio perfetto e la grande attenzione che caratterizzano i concerti di Sorasengi e che non si trovano di sicuro nelle normali sale da concerto.
Poi, tutto è proceduto come da copione: l’ordinata e lunga coda per la pasta, gli amabili conversari, le libagioni, il tutto in un contesto dominato dalle mille sfumature del verde e dalle grandi querce che sembravano proteggerci e partecipare alla nostra festa.
L’Associazione deve ringraziare tutti: il maestro Andrea Battistoni per la simpatia che ci dimostra definendo “quasi irrinunciabile” il nostro annuale appuntamento, il primo violino Peter Szanto e tutti i componenti dell’Orchestra da Camera di Verona che si sottopongono volentieri a uno sforzo notevole, gli amici che ci aiutano in un’organizzazione sempre più impegnativa, i produttori del Baldo che portano a Sorasengi e ci fanno assaporare le loro primizie, i numerosissimi appassionati di musica e di montagna che con la loro presenza ci hanno permesso di vivere insieme questa grande giornata.
Ci piacerebbe comunque, per non fare tutto tra noi, sentire anche l’opinione dei numerosi presenti, come hanno vissuto questo concerto, cosa suggeriscono per il futuro e magari vedere alcune delle foto che hanno scattato. Dedicheremo alle migliori una sezione del sito.
L’anno prossimo, se tutto va bene, ci sarà il decimo concerto e il nostro impegno dovrà essere ancor maggiore. Sarà difficile superare l’esperienza di quest’anno, ma noi ci proveremo. Ci potete scommettere.
Allora, grazie a tutti e arrivederci al decimo concerto di Sorasengi.
Per la Associazione Culturale “Sorasengi”
Giacomo Brunelli