Cari amici,
domenica 12 marzo, a Sorasengi, faremo la “festa del senecio”, anzi, la “festa al senecio”.
Penso che tutti sappiate che il senecio o senecio sudafricano o senecione (senecio inaequidens) è una pianta perenne (fiorisce per 8-9 mesi l’anno), velenosa per gli animali, altamente invasiva, acerrimo nemico di ogni biodiversità. Contiene alcaloidi che sono dannosi anche per le api, fatto ancor più grave proprio per il lungo periodo di fioritura.
Il primo avvistamento in provincia di Verona è del 1947, ma la vera esplosione l’abbiamo vista nell’ultimo decennio nel quale sono state aggredite tutte le nostre malghe. La sua presenza riduce sempre di più la superficie a pascolo e c’è anche il pericolo, a mio avviso non tanto remoto, che invada anche i prati stabili, cosa molto pericolosa perché mentre finché è verde viene odorato dagli animali e quindi evitato, quando è secco e mescolato al fieno viene mangiato con grave danno e pericolo per gli animali.
Secondo gli esperti dell’Università di Padova l’unico sistema per eliminarlo è quello di estirparlo: non esistono diserbanti, veleni o altri sistemi e gli animali non lo mangiano. Inoltre ramifica sempre più con il passare degli anni, aumentando così il numero di getti terminali, e di conseguenza di fiori. Una pianta ben sviluppata può produrre fino a 30.000 semi ogni anno. Il rischio di invasione per le formazioni naturali è quindi estremamente elevato.
Nemmeno i cinghiali lo mangiano! Non solo, ma rovesciando le zolle creano una superfice atta ad accogliere i semi, e ne abbiamo la dimostrazione proprio a Sorasengi
L’azione che l’Associazione culturale Sorasengi, in collaborazione con la Coldiretti della zona del Baldo, propone, è un’azione dimostrativa che vuole sensibilizzare gli agricoltori (che già ben conoscono il problema) e le Autorità competenti perché venga studiato il fenomeno e vengano presi provvedimenti per arginarlo il più possibile. E’ nostro dovere, coerentemente con gli scopi di tutela della cultura rurale che l’Associazione si propone, cercare di tutelare i pascoli montani, le malghe che, purtroppo, versano in condizioni sempre peggiori: i cinghiali, adesso il senecio, una sempre minore attenzione alla pulizia dai cespugli e dalle erbe infestanti stanno riducendo sempre di più la superficie a pascolo rendendo le nostre malghe sempre meno produttive, sempre più degradate, con il rischio dell’abbandono.
L’appuntamento è per domenica 12 marzo a Sorasengi, verso le 10. Potremo vedere insieme la diffusione del senecio, scambiarci punti di vista e proposte e sarà l’occasione per un incontro conviviale (al solito: pane, salame, formaggio, pastasciutta, ecc.) rallegrato dalla simpatia dei nostri soci.
Nota operativa: per l’estirpazione sono necessari i guanti ed eventuali altri attrezzi atti alla bisogna.
Arrivederci domenica 12 marzo a Sorasengi.
Per l’Associazione Culturale Soraseng
Giacomo Brunelli