Al terzo tentativo ce l’abbiamo fatta: siamo stati fortunati con il tempo ed è stata una giornata diversa e indimenticabile.
L’idea del concerto di Sorasengi è nata da un miscuglio di amore per la musica, la natura, la montagna. In questo, Beethoven non è secondo a nessuno. Né sono secondi i giovani dell’Orchestra Montemezzi e il giovanissimo maestro Battistoni.
Ne è nato un sesto concerto indimenticabile: per la magnifica giornata (vedi archivio immagini), per la notevole prestazione dell’orchestra, che ci ha messo tutta la sua giovane anima, e per la fantastica ed ispirata direzione di Andrea Battistoni. Una direzione precisa, puntigliosa, attenta a tutti i dettagli e grazie alla quale ogni singola nota è risultata importante.
Dopo l’inno nazionale, che ci ha ricordato anche a Sorasengi il 150° dell’Unità d’Italia, la Sesta Sinfonia di Beethoven, la Pastorale, ci ha fatto dimenticare i due rinvii e tutte le fatiche e l’impegno profuso per arrivare al concerto.
Abbiamo poi proseguito con l’intermezzo dalla Cavalleria Rusticana di Mascagni, un brano molto ispirato che si è inserito perfettamente nell’ambiente e nel programma.
Dopo il preludio all’atto primo dalla Carmen e un piccolo omaggio al maestro Battistoni e al Maestro Bertozzo, responsabile dell’orchestra Montemezzi, i numerosissimi ospiti (intorno a mille) si sono gustati settanta chili di pasta asciutta, milleduecento panini con salame e formaggio, vino bianco e rosso, tutto rigorosamente di produzione locale.
Quale responsabile dell’associazione culturale “Sorasengi” ringrazio tutti gli amici che hanno reso possibile questa iniziativa, l’Orchestra Sinfonica di Verona “Italo Montemezzi”, il Maestro Andrea Battistoni e tutti coloro che hanno ravvivato e allietato con la loro presenza Sorasengi e, per una giornata, le pendici del Baldo.
Cogliamo l’occasione per ringraziare quanti hanno contribuito alla riuscita del Concerto e in particolare
UNICREDIT BANCA Spa
CROM Srl
ZANETTI MATERIALI EDILI
GRUPPO INDUSTRIALE TEGOLAIA
VINICOLA GASPARINI
AGRITURISMO MALGA IME
NOTAIO FARINARO
VERO ITALIANO
AGRITURISMO “IL QUADRIFOGLIO”
Nostro preciso impegno ora sarà quello di fare in modo che l’anno prossimo il concerto sia ancora migliore.
Giacomo Brunelli
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Ed eccoci come ogni anno al giorno dopo il concerto.
Una giornata meravigliosa ha incorniciato lo spettacolo dell’Anfiteatro di Sorasengi. Non sono in grado di dare un resoconto completo della giornata (arrivati in bici nella tarda mattinata, siamo ripartiti subito dopo gli spaghetti per evitare il buio), quindi mi limiterò a un breve ‘appunto di viaggio’ e qualche foto.[//]
La nuova strada, impervia ma bellissima tutta all’ombra attraverso il bosco, non ha rappresentato un grosso ostacolo. Al di là dell’ultima impettata, quindici minuti in salita effettivamente ripida, si è rivelata un tragitto catartico propedeutico all’arrivo alle malghette.
L’orchestra (forse il maggior numero di elementi mai presentato a Sorasengi) ha allietato gli animi e persino le cicale hanno smesso di frinire per ascoltare la meraviglia della musica sul Baldo.
Il programma della giornata è stato rispettano appieno: uno stuzzichino prima dell’evento a base di salame e formaggio (mannaggia mannaggia sono arrivato tardi e ne ho solo sentito parlare), mandati giù con l’aiuto di un bicchiere di vino. La musica, poi gli immancabili spaghetti. Al banchetto dell’accoglienza un Peppone in gran spolvero a fare gli onori di casa. Giacomo sempre indaffarato a fare praticamente tutto. San Gianni L’aProstata, chissà come mai, al tavolo del vino.
La tradizione è stata rispettata e tutto è filato liscio.
Chi scrive quest’anno è arrivato in bicicletta da Verona. Una gita molto bella che probabilmente proporrò ai ciclofili per i prossimi eventi.
Eccoci davanti al mirabolante spettacolo della Val d’Adige che si apre nella Pianura Padano Veneta mentre siamo sulla via del ritorno.
GbC