Cari amici,
ormai l’abitudine è diventata tradizione e prassi: gli auguri ce li facciamo con la poesia, e quest’anno proviamo a farceli con questa poesia di José Martì, con la speranza che semini nel cuore di tutti noi:
Coltivo una rosa bianca
In luglio come in gennaio,
per l’amico sincero
che mi porge la sua mano franca.
E per il crudele che mi strappa
il cuore con cui vivo,
né il cardo né ortica coltivo:
coltivo la rosa bianca.
E’ una poesia che ci ricorda il vero spirito del Natale, che ci indica la via per un nuovo anno di pace e solidarietà e ci indica un grande esempio di tolleranza, trincea della ragione contro ogni fanatismo.
Sembra proprio che tutti se la siano dimenticata: uomini e popoli, il cui comportamento non è più informato a regole di rispetto reciproco.
Scriveva Voltaire nel lontano 1763: “La filosofia, la filosofia da sola, questa sorella della religione, ha disarmato le mani che la superstizione aveva per così lungo tempo insanguinato, e lo spirito umano, destatosi dalla sua ebbrezza, si è meravigliato degli eccessi cui lo aveva condotto il fanatismo.”
Noi amiamo sostituire la parola “musica” alla parola “filosofia”, ma l’idea non cambia.
L’augurio per il Natale e il nuovo anno è che la musica e la filosofia mettano un freno all’intolleranza che purtroppo guadagna sempre più terreno sia tra popoli che tra uomini e addirittura tra generi.
Stiamo portando all’estremo l’idea di appartenenza a un popolo o a un gruppo, senza ricordarci che, come diceva Giorgio Gaber, “appartenenza è avere gli altri dentro di se”
BUON NATALE E FELICE 2024 A TUTTI GLI AMICI DI SORASENGI!
E, per chi vuole, il prossimo appuntamento è per il primo gennaio 2024 alle ore 12.00 a Sorasengi per mangiarci in allegra compagnia la prima pastasciutta del 2024, magari con la neve!.
Per l’Associazione Culturale Sorasengi
Il presidente pro tempore
Giacomo Brunelli