Cari amici,
il tempo è galantuomo e anche il 2023 bussa alle porte.
Noi siamo qui, ad aspettarlo e ad augurarci, memori degli scopi sociali della nostra Associazione, che sia per tutti foriero di pace e di felicità.
E’ tradizione ormai regalarci qualche poesia: quest’anno non può mancare Marcel Proust, nel centenario della sua morte: la musica e l’amore, temi cari a Proust e che noi non possiamo non condividere
Chopin, di Marcel Proust
Tu mare di sospiri, Chopin, lacrime a fiotti
Attraversato a volo da un volo di farfalle
Giocondo di tristezze, danzante sopra i flutti.
Sogni, ami, soffra o gridi, che calmi, incanti o culli,
Sempre tu lasci scorrere, in mezzo a ogni dolore,
Del dolce tuo capriccio dimenticanze folli
Come farfalla in volo vola di fiore in fiore;
Della tua ansia allora è complice allegria:
Che gran voglia di piangere dà fuoco di pazzia.
Delle acque e della luna pallido, dolce amico,
Signore disperato, gran principe tradito,
Più bello nel pallore ti esalti ancora, a letto,
Del sole mattutino che inonda la tua stanza
E piangi nel sorridergli, ti ammali al suo cospetto…
Sorriso di rimpianto, lacrime di speranza.
Lasciate piangere il mio cuore, di Marcel Proust
Lasciate piangere il mio cuore tra le vostre mani refrattarie,
il cielo scolorito fa appassire lentamente
il fiore dei vostri occhi chiari che quietamente
abbassa sul mio cuore le sue corolle affascinate.
Che le vostre ginocchia mi siano pacifico giaciglio,
vestito dei vostri sguardi avrò caldo per la notte
e, sorvegliante magico, il vostro afflato terrà lontano
tutto ciò che insudicia e ciò che schernisce e ciò che nuoce.
Il porto e i campi sono neri; dopo il giorno beffardo
la consolante notte viene intrisa di lacrime
e permeando di dolcezza la nebbia dispersa
i fuochi del desiderio di te si accendono nel mio cuore.
E un regalo anche dall’indimenticato amico Gianni: la foto di una sua opera, il presepe in legno che la moglie Ivana ha permesso venga esposto a Campo.
AUGURI A TUTTI DI BUON NATALE E FELICE 2023!
E, per chi vorrà, il primo gennaio come ogni anno siamo a Sorasengi.
Giacomo Brunelli