Cari amici,
c’eravamo proprio tutti alla Assemblea di lunedi sera a Caprino, noi di Sorasengi, amministratori locali, cacciatori, ambientalisti, agricoltori e allevatori: tutti a discutere sui danni fatti dai cinghiali all’ambiente del Baldo: ambiente naturale e ambiente costruito dall’uomo.
“Me poro nono l’ha cavà i sassi e portà l’erba col zerlo per far el prà e en de na note i l’ha desfà!” Così si esprimeva un vecchio coltivatore della zona, a indicare la devastazione compiuta da una specie moltiplicatasi in modo abnorme.
Tutti hanno palesato la più viva preoccupazione per la gravità del problema e hanno espresso la necessità di intervenire con estrema urgenza.
Raffaello Boni (Legambiente) ci ha raccontato di aver verificato, nel parco eolico di Rivoli, in tre anni di osservazione, la scomparsa del 70 % di una specie rara di orchidee, mangiate dai cinghiali.
La nostra Associazione, promotrice dell’assemblea pubblica e promotrice dei valori ambientali e culturali del Monte Baldo e della loro tutela, deve impegnarsi per portare ad una soluzione rapida e definitiva del problema dei cinghiali: impegno non certo facile, ma non impossibile.
Per guardare da vicino la devastazione ambientale compiuta anche a Sorasengi, per discutere e proporre prossime iniziative e per cominciare a rimettere in sesto il territorio, ci troviamo a Sorasengi domenica 16 dicembre per fare una giornata di ripristino delle zolle: rimettiamo nella loro sede le zolle rovesciate dai cinghiali. E poi una pastasciutta, un po’ di pane e formaggio, qualche buona libagione, non faranno certo male!
A domenica, a Sorasengi.
Giacomo Brunelli